3 castelli della Val di Non che forse non conoscete
Che in Val di Non ci siano mele e castelli in quantità è risaputo, ma di questo grande patrimonio architettonico non è facile tenere conto, molti castelli infatti sono in stato di rudere un po’ dimenticati.
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È vero, quando pensiamo a un castello lo immaginiamo con torri, mura merlate e magari un bel ponte levatoio, ma chi l’ha detto che anche un rudere non possa avere un diverso ma altrettanto intenso fascino?
Lo dimostrano siti come castel Belfort a Spormaggiore, Sporo Rovina a Sporminore o il castello d’Altaguardia sopra Bresimo, castelli che hanno perso la loro interezza ma che un restauro intelligente e ben condotto ha restituito un carattere e un fascino del tutto nuovi a questi siti.
In valle però, ci sono ancora diversi castelli in stato di rudere per i quali l’intervento di restauro non è ancora stato pensato o comunque avviato, siti che hanno una loro storia, a volte anche molto ricca e dei quali non ci si deve dimenticare.
Castel Cagnò
Castel Cagnò sorgeva su uno sperone di roccia che un tempo, quando cioè il lago non esisteva, cadeva a strapiombo sul fiume Noce.
Oggi, lo sperone di roccia si trova quasi interamente circondato dal lago. Del castello rimangono solo pochi ruderi e addirittura molte parti sono nascoste da alberi, terra e cespugli ma dalla posizione si capisce ancora oggi quanto fosse importante dal punto di vista strategico e difensivo.
Lo potete trovare sulla strada che da Cles prosegue verso Cagnò proprio dopo la galleria e dopo aver attraversato la prima parte del ponte che passa sul lago di Santa Giustina. Uno spiazzo sterrato permette di sostare e un pannello informativo illustra la storia del sito.
Castel Zoccolo
A poca distanza dall’abitato di Livo, in una posizione particolare sulla sommità di un dosso, castel Zoccolo, anzi, quel che ne rimane, conserva un fascino da rovina che in un certo senso ne fa una visione di stampo romantico.
Caduto in totale abbandono da circa 30 anni versa in uno stato di conservazione che tristemente peggiora in maniera continua e costante.
Nel caso vi capiti di andare al castello di Altaguardia che si trova sopra Bresimo in località Baselga, ricordatevi di munirvi di binocolo perché da lì potrete vedere sia castel Zoccolo che il sito di castel Cagnò, un rapporto visivo che in passato si sfruttava per comunicare.
Castel San Pietro
Castel San Pietro non è molto distante da castel Thun e anzi dal suo piazzale si può vedere la torre diroccata nel verde della montagna, lungo il versante della val dei Pilastri.
Quando fu costruito, pare già nel XII secolo doveva presidiare l’antica via romana che la bassa Anaunia alla bassa Atesina attraverso il passo di Roccapiana. La torre, anche se non integra, si eleva per circa 15 metri mentre il resto del castello è ridotto a poche tracce.
Anche in questo caso l’accesso ai ruderi non è permesso perché pericoloso, ma la vista, anche a distanza è un bello spettacolo. Tra i tre qui citati è quello più difficile da raggiungere, si trova a 861 metri d’altezza; ci potete arrivare con una camminata (il sentiero è segnato) di circa un’ora e mezzo partendo dal campo sportivo nei pressi di Ton.
Credits: per l’immagine di copertina Mirko Martini, per la seconda immagine del testo Alessio Pellegrini, per la quinta immagine nel testo Vanni Lesca, per la sesta immagine del testo Lorena Iob, per tutte le altre immagini I Love Val di Non.