3 cose che dovresti sapere sul lago di Tovel
Fino al 1964, durante le calde e tranquille giornate estive, le acque limpide del lago di Tovel si tingevano magicamente di striature rosso sangue, un fenomeno che ha reso il lago celebre in tutto il mondo.
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Nella selvaggia valle solcata dal rio Tresenica, gioiello del Parco Naturale Adamello Brenta, il lago di Tovel è una delle mete preferite nella Val di Non, e non solo dai turisti. Il lago è da sempre conosciuto e amato, per la sua particolare bellezza, ma soprattutto per quello strano fenomeno per cui, fino alla metà del secolo scorso, le acque della cosiddetta Baia rossa, a sud-ovest del bacino, letteralmente si coloravano.
Sulle acque rosse del lago di Tovel si raccontano leggende e si sono susseguite ricerche di decine di studiosi. Ma qual è la vera ragione dell’arrossamento? E ci sono altri laghi colorati nel mondo simili a quello di Tovel?
La leggenda del lago di Tovel
La leggenda narra della triste sorte della principessa Tresenga, unica erede del regno di Ragoli, oggi piccolo paese della val Rendena. Rimasta sola alla guida del suo regno, la bella principessa fece un patto con i suoi sudditi, promettendo di non darsi in moglie a nessun principe confinante per non perdere la ricchezza e la libertà della cittadina.
Ma il prepotente e superbo Lavinto, re di Tuenno, non intendeva certo rinunciare a diventare il marito della bellissima Tresenga e nel contempo mettere le mani su di un regno così ricco. Lavinto chiese la mano alla principessa, ma dopo che lei lo rifiutò per ben due volte, esplose tutta la sua rabbia ed il re decise, senza più indugi, di marciare con il suo esercito sulla città di Ragoli.
I ragolesi non tradirono Tresenga che aveva onorato la sua promessa, e tutti insieme marciarono fino alle sponde del lago di Tovel dove trovarono gli uomini del re Lavinto accampati per la notte. Seguì una sanguinosa battaglia, ma il popolo di Ragoli seppur agguerrito, era troppo debole e i cittadini perirorno ad uno ad uno sotto i colpi dell’esercito di Tuenno. Anche la principessa Tresenga, dopo aver difeso tenacemente la libertà del suo popolo, non fu risparmiata dalla rabbia di Lavinto e morì per ultima. Il suo sangue, insieme a quello dei suoi sudditi, si riversò nelle acque del lago tingendole di un macabro colore rosso.
Da quel triste giorno ogni anno le acque del lago si colorano in ricordo della bella principessa e del coraggio dei ragolesi, c’è chi racconta di sentire ancora nelle notti di luna piena il lamento di Tresenga che piange per la morte dei suoi fedeli sudditi.
La spiegazione scientifica
La colorazione del lago ha ovviamente una spiegazione scientifica. Da studi recenti si conosce infatti il processo di colorazione, dovuto alla fioritura dell’alga Tovellia sanguinea, una volta presente in quantità massiccia soprattutto nella parte sud-ovest del lago. Nel giornate estive, nel momento più caldo della giornata, quest’alga colorava la Baia rossa dando vita ad uno spettacolo davvero unico.
Dal 1964 questo fenomeno non si è più ripetuto, e dopo molti anni di incertezza e di ipotesi errate, si conoscono oggi le ragioni del mancato arrossamento. E’ stato scoperto che la fioritura della Tovellia sanguinea avveniva grazie all’apporto di sostanze nutritive, fosforo e azoto, provenienti dalle deiezioni del bestiame al pascolo nel periodo estivo.
L’arrossamento oggi non avviene più proprio per la drastica diminuzione di queste sostanze nutritive. Dal secondo dopoguerra infatti, c’è stato un notevole cambiamento nella gestione del bestiame che nel periodo estivo veniva portato nelle malghe attorno al lago, e molti dei vecchi pascoli sono oggi occupati dal bosco.
Non si hanno ancora abbastanza elementi per capire se sia possibile ricreare il processo dell’arrossamento, gli studi e il monitoraggio del lago proseguono infatti ancora oggi.
Altri laghi colorati nel mondo
Il processo di colorazione delle acque, che può avvenire per diversi motivi, non è un fenomeno così raro come si potrebbe pensare. Nel mondo ci sono tanti esempi di laghi e saline i cui colori variano dal rosso scuro fino ad un rosa acceso, fenomeno che può avvenire ciclicamente o solo in condizioni particolari.
Nella maggior parte dei casi si tratta di bacini in cui uno dei motivi che causano la reazione colorante è l’alta concentrazione di sodio. Nel lago Natron in Tanzania gli intensi cicli di evaporazione favoriscono il proliferare di microrganismi che contengono un pigmento rosso, dando al lago tonalità dall’arancio fino al rosso scuro.
Molte sono anche le saline caratterizzate da processi di colorazione, come le saline del delta del Reno in Camargue che ciclicamente, quando la concentrazione del sale è molto alta, si colorano di rosso.
Un altro esempio conosciuto è il sorprendente lago Hillier in Australia, le cui acque sono di un rosa talmente acceso da sembrare un fotomontaggio. Si è ipotizzato che la colorazione sia dovuta alla presenza di alghe appartenenti alla specie Dunaliella salina.
È però più raro trovare laghi di acqua dolce interessati da questi particolari fenomeni, per questo il lago di Tovel è sempre stato fulcro di un così grande interesse da parte della comunità scientifica.
Recentemente l’alga Tovellia sanguinea è stata identificata in un altro lago alpino, il lago Seealpsee in Svizzera, nel cantone Alpenzello, a dimostrazione che le ricerche e la condivisione di dati e scoperte tra enti e studiosi non può che arricchire il patrimonio di conoscenze e aiutarci a capire sempre meglio questi eccezionali fenomeni.
Credits: per l’immagine di copertina e la seconda immagine nel testo Gino De Concini