Dove si trova l’aquila di Vaia e come arrivarci

aquila di vaia
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L’aquila di Vaia è alta 7 metri e in tutta la sua meravigliosa grandezza domina la piana della Marcesina nel comune di Grigno in Trentino.

Questa spettacolare scultura, creata con il legno di scarto recuperato dopo la tragedia della tempesta di Vaia (del 2018), è stata realizzata da Marco Martalar. Martalar è ormai un artista di fama internazionale capace di creare vita assemblando scarti e rami altrimenti inutilizzati.

Martalar ha realizzato anche altre opere, guarda qui: la Lupa di Vaia, il Drago di Vaia, il Grifone di Vaia.

ATTENZIONE! Per l’estate 2024 abbiamo notizia della chiusura del percorso breve per arrivare al sito dove si trova l’aquila quindi verificate chiamando l’APT VALSUGANA.
Inoltre vi avvertiamo che l’aquila è danneggiata a un’ala, tenetene conto se volete andare a vederla.

scultura aquila di vaia
Aquila di Vaia – foto di Marco Martalar

Il drago, la lupa, il cervo e l’aquila di Vaia in Trentino

L’aquila di Vaia è solo l’ultima delle opere realizzate negli ultimi anni da Martalar, che si è reso protagonista della realizzazione di vere e proprie mete di cammino per raggiungere e vedere una delle sue opere a cielo aperto.

Il Drago di Vaia (2021) ha portato sopra Magré di Lavarone centinaia e centinaia di persone in ogni stagione, così come la Lupa di Vaia del Lagorai (2022) ne ha portate altrettante proprio poco sopra i laghi di Levico e Caldonazzo. C’è da aspettarsi che succederà altrettanto con questa spettacolare Aquila.

Vogliamo anche raccontarvi di un’altra opera di Martalar che fa parte di questo gruppo di animali straordinari, è il Cervo di Vaia. Si può vedere arrivando a malga Millegrobbe sull’Alpe Cimbra poco distante da Luserna.

drago di vaia
Il Drago di Vaia a Lavarone

L’Aquila di Vaia è alta 7 metri e lunga 5, pesa oltre 1600 kg e per assemblare i legni di recupero utilizzati sono state necessarie 1800 viti e un numero enorme di legni e radici. Tutto il materiale è stato raccolto nell’area circostante.

Nel 2018 la tempesta di Vaia qui, nella piana della Marcesina, si è scatenata in maniera particolarmente violenta facendo, tristemente, di questa località il cantiere forestale più grande d’Europa.

Anche per questa ragione forse, un’opera di Martalar, che realizza creature che ci ricordano come la forza della natura possa essere drammaticamente potente, qui è perfetta.

scultura aquila di vaia
Aquila di Vaia – foto di Marco Martalar

COME ARRIVARE all’Aquila di Vaia di Marcesina

L’aquila di Vaia si trova sulla piana della Marcesina in località Barricata nel comune di Grigno in Valsugana, proprio al confine con il Veneto. L’aquila è stata realizzata sul Monte Cucco a circa 1380 metri di altitudine, proprio accanto al rifugio Barricata. QUI L’AQUILA SULLA MAPPA

IN MACCHINA DA GRIGNO (Valsugana)

È possibile arrivare sull’altopiano di Marcesina in macchina partendo da Grigno in Valsugana. Dal centro di Grigno si segue via Pertega, si supera la Statale della Valsugana e poi si svolta a destra seguendo le indicazioni “località Barricata – altopiano Marcesina”. Da qui la strada inizia a salire sul fianco della montagna, è abbastanza stretta e tortuosa, quindi prestare attenzione, segnaliamo inoltre che l’ultimo tratto prima di arrivare al rifugio Barricata è sterrato.

ATTENZIONE perché c’è un divieto di transito per chi non risiede nel comune, e non sappiamo se ci siano eccezioni per il periodo estivo. Nel caso il divieto fosse valido, per percorrere la strada è necessario richiedere il permesso in comune. Qui i contatti: 0461 775111comune@comunegrigno.it.

Da Grigno sono circa 12 chilometri e si percorrono in auto in circa 25-30 minuti.

IN MACCHINA DA PRIMOLANO (Veneto)

Un’altra opzione per arrivare in macchina sull’altopiano della Marcesina è salire dalla parte veneta. Si percorre la Valsugana fino a Primolano, appena dopo il confine Trentino-Veneto, e da lì si salgono i ripidi tornanti che portano a Enego. Da Enego si continua a salire, e dopo qualche tornante, si svolta a destra seguendo le indicazioni per il rifugio Valmaron. Si prosegue ancora fino ad arrivare al rifugio Marcesina, dopo il quale si svolta a destra verso la piana di Marcesina, poi ancora a destra al secondo bivio seguendo le indicazioni per il rifugio Barricata.

Questo itinerario è più lungo e con diversi bivi, ma è tutto su strada asfaltata e percorribile senza permessi. Il consiglio, se usate il navigatore, è impostare per prima destinazione il rifugio Valmaron, poi il rifugio Marcesina e infine il rifugio Barricata.

Da Primolano sono circa 35 chilometri che si percorrono in circa 1 ora e 10 minuti.

A PIEDI DA GRIGNO

È possibile salire sulla Piana della Marcesina a piedi, partendo da Grigno, seguendo il sentiero della Pertica n. 242 (qui sulla mappa).

Dopo aver lasciato la macchina al parcheggio della Grotta del Calgeron, poco fuori Grigno, si imbocca il sentiero che si inerpica nel bosco, e si sovrappone per un tratto alla strada asfaltata, per poi continuare a salire nel vallone dove scorre il torrente Ombra. Una volta arrivati nella piana, si abbandona il sentiero e si prosegue dritti sulla strada sterrata verso la malga Campo Capra di Sotto, per arrivare dopo poco al rifugio Barricata.

ATTENZIONE, la camminata è molto impegnativa perché la salita è notevole. Il percorso è lungo 7 chilometri e si superano quasi 1100 metri di dislivello in circa 4 ore. Consigliamo questo itinerario solo a chi ha già un buon allenamento. Si parte da circa 250 metri di Grigno, per arrivare ai 1350 m del rifugio.

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Aquila di Vaia – foto di Marco Martalar

Redazione

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