Al Corno di Tres in inverno, un giro da fare a piedi o con le ciaspole
Tra le più belle camminate d’inverno in Val di Non, quella che sale al Corno di Tres è assolutamente da mettere in programma. Un bel giro da fare a piedi o con le ciaspole, il paesaggio è spettacolare e il panorama dalla cima è mozzafiato!
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Dov’è il Corno di Tres?
Per chi è pratico di Val di Non, il nome di questa vetta è già un buon indizio per capire in che zona della valle ci troviamo. Il Corno di Tres si trova infatti proprio nella zona dall’abitato di Tres, sopra l’altopiano della Predaia. Con i suoi 1810 metri di altitudine, è una delle cime della costiera della Mendola, cioè quella catena di montagne che divide la Val di Non dalla Val d’Adige.
Sono montagne belle e molto particolari, perché sul versante della Val di Non sono dolci pendii coperti da fitti boschi con radure e malghe sparse qua e là, mentre cadono a picco sulla Val d’Adige con un versante roccioso. Proprio per questa loro caratteristica, quando si arriva in cima la vista è davvero spettacolare!
Il più conosciuto, imponente a anche il più alto monte di questa catena è il Monte Roen, che con la sua forma a “coccodrillone” si fa riconoscere anche da lontano, ma non è l’unica cima da scoprire.
La salita al Corno di Tres, che si trova più a sud rispetto al Roen, è infatti una camminata molto amata e frequentata tutto l’anno.
Corno di Tres in inverno
Il Corno di tres in inverno è una meta imperdibile se ti piacciono le escursioni con le ciapsole. L’itinerario infatti si sviluppa praticamente tutto su piste sterrate (tranne l’ultimo tratto sotto la cima) e anche con la neve è di solito molto ben battuto.
Per questo, a meno di una nevicata recente, il percorso può essere fattibile anche solo con gli scarponi (meglio in ogni caso portarsi dei ramponcini).
Il panorama che si gode dalla cima poi vale proprio tutta la fatica. Da una parte le Dolomiti di Brenta imbiancate, dall’altra il panorama è così vasto che non saprai più dove guardare (non dimenticare il binocolo!).
Per i curiosi: sulla cima si trova una “ruota” con tutti i nomi delle cime che si vedono in lontananza.
Itinerario
L’itinerario che sale al Corno di Tres parte dal Rifugio Predaia Ai Todes’ci, passa per malga Rodeza (detta anche malga di Tres) ed infine sale fino alla cima.
Si parte dal Rifugio Predaia (a circa 1400 metri di altitudine), dove si può arrivare in macchina anche in inverno, se la strada è pulita. Altrimenti si può lasciare la macchina più in basso, al rifugio Sores, sulla strada che da Vervò sale verso il Passo Predaia e percorrere il primo tratto a piedi. Da contare che salendo al rifugio Predaia in macchina si guadagnano circa 200 metri di dislivello.
Dal Rifugio Predaia si seguono le indicazioni per malga Rodeza (1570 m). Dalla malga si prende il sentiero 503 verso destra, percorrendo in costa tutto il versante, fino ad arrivare al bivio proprio “sotto” alla cima.
Da qui si sale a zig zag lungo il sentiero 500 (Sentiero Italia), superando gli ultimi 100 metri di dislivello.
Ed ecco finalmente la cima… buon panino e buon panorama!
Tempi e dislivello
Dal rifugio Predaia al Corno di Tres si sale in circa 1 ora e mezza – 2 ore e si superano poco più di 400 metri di dislivello (da 1397 m del rifugio Predaia a 1810 m della cima). Da notare che i tempi sono sempre molto variabili a seconda del passo di ognuno, delle condizioni del sentiero, ma soprattutto da quante volte ci si ferma per fare fotografie!
La discesa si fa lungo lo stesso percorso dell’andata.
Il rifugio Predaia e la malga Rodeza dovrebbero essere aperti anche nel periodo invernale (sempre nel weekend, in settimana dipende dal periodo), ma noi vi consigliamo sempre di chiamare prima per verificare.
Itinerario in breve per il Corno di Tres d’inverno
- PARTENZA: dal rifugio Predaia ai Todes’ci (a 1400 m circa) oppure dal rifugio Sores (1200 m ca)
- ARRIVO: Cima del Corno di Tres (1810 m)
- LUNGHEZZA: 4,3 Km (dal Rifugio ai Todes’ci)
- DISLIVELLO IN SALITA: 400 m circa – dal rifugio Predaia ai Todes’ci
- TEMPI ANDATA: 1.30 / 2 ore solo andata – il tempo di percorrenza può variare a seconda del passo e delle soste
- RITORNO: si fa sullo stesso percorso
- SENTIERI: ben segnalati. Da malga Rodeza il 503; verso la cima il 500
- Con le ciaspole o scarponi con ramponcini (verificate le condizioni)
- La malga dovrebbe essere aperta nei fine settimana ma chiamate per verificare
Credits: per l’immagine di copertina @alecap68