Eremo di Santa Giustina, un giro bello nella forra del Noce
Posti particolari e dove trovarli, l’eremo di Santa Giustina in Val di Non è sicuramente uno di quelli da mettere in lista.
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Al centro della Val di Non, poco più a valle della diga di Santa Giustina, c’è un sentiero che scende nella gola dove scorre il fiume Noce. Proprio così, un percorso affascinante e molto particolare, con scorci davvero suggestivi.
Sì perché dal paese di Dermulo si scende giù nella forra scavata dal Noce, passando anche per l’antico eremo di Santa Giustina, per poi passare su un piccolo ponte di legno e risalire sul versante opposto del canyon verso Tassullo.
Insomma, si scende da una parte e si sale dall’altra, seguendo un itinerario mai noioso che siamo certe vi piacerà.
L’idea che vi proponiamo è quella di “sfruttare” le fermate della ferrovia Trento-Malé, quindi partire da quella di Dermulo, scendere nella forra, risalire arrivando a quella di Tassullo e rientrare al punto di partenza prendendo il treno. In questo modo non si è obbligati a dover rifare il percorso a ritroso e si evita di passare a piedi sulla strada trafficata che passa sopra la diga.
Eremo di Santa Giustina
Non è la prima volta che nominiamo l’eremo di Santa Giustina, ne abbiamo già raccontato infatti insieme agli altri eremi che si trovano in Val di Non. Costruzioni particolari in luoghi sempre impervi o strategici, che raccontano un po’ di storia di questo territorio.
Dell’eremo di Santa Giustina non rimane più molto, si notano chiaramente i ruderi, ma il “come doveva essere” si può solo immaginare. Certo però, la sua posizione è ancora oggi davvero suggestiva, proprio giù nella gola del Noce incastrato nella parete rocciosa, e questo lo rende senza dubbio una meta affascinante.
L’origine dell’eremo di Santa Giustina è sicuramente molto antica, questo infatti era un passaggio strategico, probabilmente antecedente la costruzione del Ponte Alto, che si trova a monte della diga, oggi sommerso dal lago.
Ci dovevano essere due piccoli edifici: una chiesa dedicata ai santi Cipriano e Giustina, e il romitorio con anche una piccola scuola. Si hanno notizie della chiesa nominata in alcuni atti del 1537, ma sicuramente la sua origine è più antica.
Trovandosi su una via importante, che si collegava sicuramente anche all’eremo di Santa Emerenziana all’imbocco della Val di Tovel, fungeva anche da ospizio per i viandanti.
Dal ‘600 a fine ‘700 si hanno notizie degli eremiti che si susseguirono, ma che in inverno salivano a Dermulo. Dalla fine del 1700 l’eremo venne abbandonato lasciando presto il posto alle rovine, la pala con i santi Cipriano e Giustina venne trasferita nella chiesa di Dermulo dove si trova ancora oggi.
Il percorso nella forra del Noce, da Dermulo a Tassullo
L’itinerario non è molto lungo, circa 2 chilometri e mezzo, ma è abbastanza impegnativo dato che si scende ripidi fino alla base del canyon, nonostante il dislivello complessivo non sia eccessivo. Il segnavia da seguire è il 529.
Dalla fermata della Trento-Malé di Dermulo, si attraversa e si svolta a destra costeggiando la strada (attenzione perché è molto trafficata) fino alla chiesa.
Qui si svolta a sinistra su via del Borgo che scende infilandosi in mezzo alle case del paese. La si segue sempre in discesa, si prende una stradina a sinistra tra due case e si sbuca sulla via “strada romana” che si prende verso destra.
Si cammina tranquillamente tra i meleti, dopo poco la strada diventa sterrata e con un bel tornante inizia a scendere nel canyon del fiume Noce. Qui vale la pena fermarsi e godersi la vista sul ponte della ferrovia e sulla diga di Santa Giustina, davvero maestosa.
Si continua a scendere costeggiando la roccia, trovate qui alcuni tratti su scalini che portano fino all’eremo di Santa Giustina, proprio addossato alla parete del canyon.
In poco si arriva così in un paesaggio del tutto diverso, stretti tra le pareti della forra, la vista, incorniciata dalla roccia, si apre in lontananza sulle cime del Brenta.
Si supera l’eremo di Santa Giustina e dopo un altro tornante si continua a scendere fino ad arrivare al fiume Noce. Qui prendetevi il tempo di godervi il fresco e i colori magnifici dell’acqua che scorre!
Si supera il fiume su un ponte di legno (di recente costruzione) e si passa sull’altra sponda. Il sentiero costeggia prima il Noce, per poi iniziare a salire con alcuni tornanti. La salita è ripida ma breve, in un attimo vi ritroverete di nuovo tra i meleti, sull’altro versante del canyon di Santa Giustina.
Proseguite sulla strada che vi porterà a costeggiare i binari del treno, continuate fino a raggiungere la strada asfaltata. Qui svoltate a destra (passando in un piccolo sottopassaggio) e arriverete alla fermata della Trento-Malé di Tassullo.
Potete prendere il treno e tornare a Dermulo! Qui gli orari
Se siete arrivati in macchina, potete comunque parcheggiare a Dermulo (ci sono diversi parcheggi lungo la strada) e al rientro sfruttare il treno per non dover rifare il percorso a ritroso.
L’alternativa è arrivare fino al Noce e poi rientrare sullo stesso percorso dell’andata sul versante di Dermulo, senza attraversare il fiume.
Eremo di Santa Giustina, percorso in breve
- PARTENZA: Dermulo, fermata del treno linea Trento-Malé (550 m circa)
- ARRIVO: Tassullo, fermata del treno linea Trento-Malé (540 m circa)
- LUNGHEZZA: 2,5 km circa – discesa nella gola e risalita sul versante opposto
- DISLIVELLO IN SALITA: 100 m circa – gli stessi in discesa
- TEMPI: 1.00 h – 1.30 h circa – discesa nella gola e risalita – il tempo di percorrenza può variare a seconda del passo e delle soste
- RITORNO: sullo stesso percorso o in Trento Malé
- SENTIERI: 529
- VARIANTE: il percorso si può fare ugualmente nel verso opposto
- PUNTI DI INTERESSE: Eremo di Santa Giustina – qui sulla mappa
Credit: per l’immagine di copertina Davide Torresani