Ferruccio Marinelli. L’ultimo artigiano delle stufe a olle
Ferruccio Marinelli è un artista incredibile, un artigiano d’altri tempi e uno di quei nonesi del quale vale la pena conoscere il mondo. Il suo è fatto di passione, arte e calore. Tutto fuori dal comune.
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Quando ci capita di incontrare persone fuori dall’ordinario siamo sempre felici perché di solito sono incontri pieni di fascino e cose nuove e interessanti da scoprire.
E così, quando abbiamo incontrato Ferruccio Marinelli abbiamo avuto ciò che ci aspettavamo, un mondo tutto particolare da conoscere e quella scintilla quasi magica che solo gli spiriti liberi, gli artisti e i “folli” riescono a far vibrare nell’aria.
Le stufe a olle, una tradizione artigiana antica
Ferruccio Marinelli è un artista e è anche un maestro fornelaro, di quelli che non ce ne sono più.
Un maestro fornelaro crea e costruisce stufe in ceramica, quelle che probabilmente avrete sentito chiamare stufe a olle. Una figura praticamente scomparsa e che invece una volta era una presenza importante in Val di Non.
Agli inizi del Cinquecento infatti, in valle, nella zona di Sfruz un maestro fornelaro, Cristoforo Cavosi, aveva dato inizio a una tradizione artigianale davvero unica e piena di fascino. Le stufe a olle di Sfruz hanno infatti lasciato un segno importante nella storia artigiana locale.
Un lavoro manuale davvero complesso e articolato che il maestro Marinelli racconta con una luce nello sguardo e una spontaneità assoluta. Dalle sue parole, tutto sembra quasi ovvio e semplice ma in realtà la complessità di questo lavoro è del tutto inconsueta.
Arrivare al laboratorio di Ferruccio Marinelli è come entrare in una bolla dove tempo e vibrazioni d’arte sono le sole cose che contano, sono l’aria e la polvere, sono i colori, sono gli appunti, gli schizzi e sono anche i bozzetti di questo artista fuori dal comune.
Entrare nella sua bottega è un po’ come fare un salto in un altro tempo o forse come entrare in un’ambientazione cinematografica d’antan e dentro a questo laboratorio c’è tutta la storia di questo maestro, la passione, i ricordi e i progetti.
Ferruccio Marinelli artigiano del calore, artista di stufe in maiolica
Una passione, quella per le stufe in ceramica nata piano piano. Lavorando come restauratore, il maestro, quasi 40 anni fa comincia a guardare con curiosità alle vecchie stufe che per tradizione erano in moltissime case della zona e questa curiosità diventa studio, analisi, diventa un vero e proprio progetto di formazione di se stesso.
“Quando ho iniziato ho capito subito che nessuno avrebbe potuto insegnarmi la tecnica, avrei dovuto rimboccarmi le maniche e fare come gli esploratori, imparare un passo per volta!”
E così, inizia la sua avventura artistica e tecnica alla scoperta di una tradizione antica che far rivivere diventa una missione. In oltre 35 anni di attività il suo lavoro è stato prima quello di restauratore di stufe antiche e poi è diventato anche quello di costruttore di stufe, sulle tracce di una tradizione artigiana e artistica quasi del tutto persa.
Costruire una stufa a olle
Un insieme di capacità artistica e maestria tecnica è quello che ci vuole per progettare, elaborare, creare tutti i pezzi a mano, decorarli e poi assemblarli in modo da ottenere una stufa dalla massima efficienza.
Un lavoro lungo e complesso che dal progetto al montaggio dura alcuni mesi ma che dà vita a vere e proprie opere d’arte spettacolari! Tutto parte da un blocco d’argilla nudo e dalle mani del maestro che vi affondano, come un dialogo, come una lotta amorosa… dalla quale escono forme, qualcuna semplice altre articolate e complesse.
Le singole formelle, piane o con decorazioni a rilievo realizzate da stampi in gesso, vengono messe ad asciugare per circa 2 o 3 mesi e in seguito messe in forno per una prima cottura a 1000 gradi lunga 26 ore.
Dopo questa cottura le formelle sono pronte per la maiolicatura e per la decorazione, quest’ultima è rigorosamente realizzata a mano e con una tecnica libera, a getto. Quindi c’è una seconda cottura, che dà alle formelle il classico aspetto lucente, quello definitivo.
A questo punto i singoli pezzi sono pronti per il montaggio che si fa su un basamento dove si costruisce per anelli la stufa e, nello stesso tempo, di realizza la camera di combustione e il girofumi che porterà i fumi nella canna fumaria.
Un processo lungo e complesso che nel suo insieme richiede doti e capacità davvero articolate e che spaziano in più settori. Un’esperienza che si è formata nel tempo, con oltre 500 creazioni e restauri e che è un vero e proprio tesoro di memoria e arte.
Nella bottega di Ferruccio Marinelli, sotto le volte bellissime di quelle che erano antiche cantine, insieme agli attrezzi, ai colori, agli stampi e ai campioni si trovano anche alcune stufe, qualcuna è antica, altre sono appena nate, uniche e bellissime, sono in perfetta sintonia con le prime.
Quello del Maestro è un talento puro che ha portato i suoi lavori in giro per l’Italia e per il mondo nei posti più disparati e per i clienti più vari.
Visitare questa bottega d’arte è entusiasmante, riporta indietro nel tempo nel modo più interessante e attuale possibile. Il fascino di questo lavoro, la passione vera di questo artista che si sente dalle sue parole e nell’aria di questo laboratorio inconsueto diventa tangibile nelle splendide opere che crea.
La bottega del maestro Marinelli si trova a Vervò in Val di Non, in via Chèta, accanto alla chiesa.