La straordinaria storia dell’ orologio ad acqua e dove trovarlo in Val di Non
Un incredibile congegno che attira l’attenzione di passanti, turisti, curiosi, l’ orologio ad acqua di Fondo in Alta Val di Non è un’opera così particolare che è impossibile non notarla passeggiando nella piazza del paese.
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In funzione dal dicembre del 2010 in seguito alla riqualificazione della piazza di Fondo, l’ orologio ad acqua, più propriamente detto idrocronometro astronomico con idrosuoneria, è diventato una curiosa attrazione per i turisti e una piacevole e ormai consueta compagnia per gli abitanti.
Avvicinandosi alla teca che lo protegge si resta incantati ad ascoltare il suono ritmico prodotto dal funzionamento dell’orologio. Allo scoccare delle ore sarete sorpresi dalla suoneria e dal movimento dell’automa a cucù, che vedrete alzando lo sguardo posto sulla sommità del congegno.
Come tutte le opere create con passione, fantasia e ingegno l’orologio di Fondo è capace di risvegliare la curiosità, quella vera, quella stessa che porta i bambini a guardare il mondo a bocca aperta. Scoprirne la storia e il funzionamento appagherà almeno in parte gli spiriti curiosi a cui non possiamo che consigliare di andare a vedere l’orologio dal vero.
Dall’idea al sogno che si realizza
L’idea di realizzare un orologio ad acqua inizia a frullare nella mente dell’orologiaio Giuliano Zanoni quando, durante il servizio militare a Roma visitando Villa Borghese, rimane colpito proprio vedendo un orologio ad acqua ideato e costruito da un frate domenicano a fine ‘800. L’idea non lo abbandonerà mai, e durante il suo lavoro di orologiaio nell’attività di famiglia, continuerà a pensare, studiare, ideare definendo un progetto per il suo orologio ad acqua sempre più elaborato.
La messa in opera di un progetto così complicato rimane però per Zanoni solo un bellissimo sogno, fino a quando l’incontro con il maestro artigiano Alberto Gorla non apre la strada ad una possibile realizzazione. L’esperienza del mantovano Gorla, esperto e noto costruttore di vari congegni e restauratore di antichissimi orologi, e nel contempo la volontà dell’amministrazione comunale di collocare l’orologio nella piazza di Fondo, trasformano il sogno di Zanoni in realtà.
L’orologio rientra così nel progetto di riqualificazione dell’intera piazza e viene inaugurato nel dicembre del 2010, un’opera davvero unica, grande orgoglio per tutto il paese e in particolare per l’ideatore Giuliano Zanoni e per la sua famiglia di orologiai da ben tre generazioni.
Acqua, ingegno e maestria
Il congegno che oggi vediamo realizzato è qualcosa di davvero straordinario, un pezzo unico completamente realizzato a mano, funzionante solo grazie all’azione motrice dell’acqua. La sua struttura a torre con gli ingranaggi a vista permette di avvicinarsi e curiosare, osservare come l’acqua nella parte bassa azioni l’intero meccanismo attraverso le ruote idrauliche, dal pendolo che oscilla ai complicatissimi ingranaggi della parte centrale della torretta.
Proprio nella parte centrale si trovano i due meccanismi distinti e collegati, di circa 80 cm di larghezza, 120 di altezza e 40 di profondità, che fanno funzionare rispettivamente l’orologio vero e proprio, cioè la misurazione del tempo, e la suoneria che scandisce le ore e la mezza. Una realizzazione affascinante e spettacolare, dove ogni piccolo componente è fondamentale per il funzionamento di tutto il congegno.
Orologio ad acqua, ma non solo
Ma l’orologio non è solo un semplice orologio. Nell’elaborare il progetto Zanoni pensò da subito di inserire elementi che potessero segnare altri parametri oltre alla misurazione dell’ora. Nella parte alta della torretta si vedono infatti quattro quadranti le cui lancette sono messe in funzione dai meccanismi astronomici e dalla ruote di quadratura. Si possono quindi leggere le ore e i minuti, l’aspetto e i giorni della luna, il calendario con l’indicazione del giorno, della settimana e del mese e infine la posizione del sole nello zodiaco.
Insomma non c’è che da perdersi girando incuriositi attorno all’orologio accompagnati dal ritmato e costante suono del suo funzionamento. Intorno alla teca che lo protegge ci sono alcuni gradini parte dell’arredo urbano che vi faranno avvicinare e vi permetteranno di osservare meglio tutti gli ingranaggi.
Credits: per l’immagine di copertina, per la prima immagine e la quinta immagine del testo Ilovevaldinon, per la seconda, la terza e la quarta immagine Diego Marini