Eremo di San Gallo, passeggiata con vista sul lago di Santa Giustina
Appena sotto Cagnò in Val di Non, c’è una bella passeggiata che porta all’eremo di San Gallo, un luogo nascosto e particolare. Una camminata che regala anche bellissimi scorci sul lago di Santa Giustina.
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Spesso ci scrivete chiedendoci “Ma non c’è una passeggiata che fa tutto il giro del lago di Santa Giustina?”. La nostra risposta di solito è “No purtroppo non c’è”, perché si tratta di un lago artificiale e per conformazione e grandezza non si presta benissimo alla realizzazione di un percorso del genere. Le sue sponde infatti sono spesso molto ripide, soprattutto nella parte a nord del lago.
Però… sì, c’è un però! Esistono alcuni vecchi e nuovi sentieri che permettono di godere di alcuni tratti del lago, e di bellissime viste. Uno di questi è il sentiero che porta all’eremo di San Gallo, poco sotto Cagnò, proprio nella parte alta del lago. Scopriamolo insieme!
L’eremo di San Gallo
Come anche per altri eremi in Val di Non di cui vi abbiamo già raccontato, dell’eremo di San Gallo stupisce la sua posizione, che ricorda per certi versi quella dell’eremo di Santa Giustina. Un luogo nascosto, appartato, non facile da raggiungere.
L’eremo di San Gallo si trova nascosto in mezzo al bosco, sulla ripida sponda del torrente Pescara, che in quel punto è già diventato un ramo del lago di Santa Giustina.
Di quello che doveva essere l’eremo, una piccola chiesa a navata unica con uno spazio annesso per l’eremita, oggi rimangono pochi ruderi. Ma ancora stupisce questa grande porzione di roccia che crea quasi un riparo naturale. Dagli scritti si sa con certezza che venne abitato a partire dal XV secolo, poi dichiarato inagibile e abbandonato a fine ‘700.
Dove si imbocca il sentiero
Siamo quindi nella zona alta del lago, sotto il paese di Cagnò, accanto al ponte del Castelaz. Il sentiero che scende all’eremo si può imboccare in due punti: di fronte al locale La Terrazza dei Sapori, oppure più giù, andando verso il ponte, dallo spiazzo a destra della strada.
Noi consigliamo il secondo, il percorso è un po’ più lungo ma meno ripido, segue infatti l’andamento delle sponde del lago in mezzo ai meli, per poi collegarsi all’altro sentiero, che svolta dopo la parte di roccia, scendendo giù fino all’eremo.
Arrivando da Cles, superata la frazione di Dres, si lascia la strada principale e si svolta a destra seguendo l’indicazione per Cagnò. Questa è la strada che passa sul ponte del Castelaz e risale verso i paesi della Terza Sponda.
Superato il ponte, appena dopo la seconda curva, troverete una piazzola asfaltata sulla sinistra con un tavolo e panche di legno. Lì potete lasciare la macchina e iniziare la camminata. Troverete anche l’indicazione “San Gallo”.
Il percorso fino all’eremo di San Gallo
Il primo tratto si fa sulla strada asfaltata che scende verso il lago, dopo una curva e un breve rettilineo, si trova l’indicazione per l’eremo a destra.
Si imbocca quindi la strada sterrata che si inoltra abbastanza pianeggiante in mezzo ai meleti. La passeggiata qui è molto piacevole, e si scorgono già i primi scorci sul lago.
Si continua seguendo il percorso delimitato in alcuni tratti da una ringhiera in legno, fino a inoltrarsi in un piccolo bosco. Si ritorna quindi in mezzo ai meleti fino a congiungersi con la strada cementata che scende ripida dalla strada sovrastante.
Da qui si continuano a seguire le indicazioni presenti, sempre per “eremo S. Gallo”. Ci sono dei piccoli saliscendi in mezzo al bosco, alcune panchine e tavoli, fino ad arrivare a un punto in cui la vegetazione lascia spazio a una grande parete di roccia. Questo è sicuramente uno dei punti più suggestivi.
La ringhiera di legno, la parete di roccia, la vista sul ponte del Castelaz, insomma uno scorcio che non si può non fotografare. Si continua quindi di nuovo con una breve salita fino, fino ad arrivare al punto in cui il versante “cambia” direzione, seguendo l’andamento del torrente.
Qui troverete un’indicazione “punto panoramico”, verso destra. Ma ci torneremo dopo, ora proseguiamo dritti verso l’eremo.
Il sentiero nel bosco è sempre molto rilassante, in questo tratto scende deciso anche su scalini di legno. Si continua a scendere e tra le foglie degli alberi si intravede l’acqua del lago, sempre più vicina. E finalmente, ecco l’eremo, sotto una grande sporgenza di roccia.
Per il rientro, si segue lo stesso percorso a ritroso.
Tempi e info
Contando andata e ritorno il percorso è di circa 3 km. Il dislivello non è molto (poco più di 50 m), ma il sentiero non è pianeggiante, ci sono diversi saliscendi, e poi c’è l’ultimo tratto in discesa per raggiungere l’eremo, che sarà in salita al ritorno.
Per fare una passeggiata tranquilla, noi consigliamo di prevedere almeno 1 ora e mezza – 2 ore di tempo, contando di godersi anche qualche sosta sulle tante panchine presenti sul sentiero.
Non è percorribile con passeggino, se non solo il primo tratto che si snoda tranquillo tra i meleti.
Attenzione se siete con i bambini perché in alcuni tratti non c’è protezione, e anche se è sempre presente la vegetazione, il versante che scende verso il lago è ripido. Quindi meglio tenerli per mano nei posti più esposti.
Il punto panoramico con vista sul lago
Ma torniamo al nostro punto panoramico! Seguendo l’indicazione, si sale per un breve sentiero un po’ ripido, e si arriva a un bel punto panoramico da cui si può ammirare e fotografare il lago, il Castelaz e dall’altra parte il Monte Pin. C’è un tavolo con panchine dove si può fare un picnic o una pausa.
Attenzione di nuovo se siete con i bambini, perché in un punto la ringhiera protettiva è caduta, quindi non c’è protezione e la sponda è molto ripida.
Lungo il sentiero ci sono comunque diverse altre panchine e tavoli, quindi se cercate un luogo dove rilassarvi in mezzo alla natura, questo è il posto giusto!
Percorso alternativo dalla Terrazza dei Sapori
Per chi vuole fare un percorso più breve, ma più ripido, è possibile imboccare il sentiero dalla strada asfaltata, di fronte al locale La Terrazza dei Sapori. Anche qui troverete le indicazioni per l’eremo.
Tutto il primo tratto si fa in discesa su una strada asfaltata e poi cementata che scende tra i meleti, con diversi tornanti, fino a congiungersi con il sentiero che abbiamo descritto sopra. Tenete conto che in questo caso il dislivello è maggiore, e al ritorno questo tratto molto ripido andrà fatto in salita.
Tutte le foto sono di @ilovevaldinon