Attenzione alla processionaria, le cose utili da sapere

processionaria del pino
5/5 (5 voti)

Un piccolo insetto che può essere molto pericoloso per cani e persone, ecco alcune cose utili da sapere per riconoscere ed evitare la processionaria.

Cos’è la processionaria e perché si chiama così

Se vi è già capitato di incontrarla avrete sicuramente intuito a cosa deve il suo nome. Le larve di processionaria infatti si spostano in un modo curioso, muovendosi una attaccata all’altra, in perfetta fila indiana, e possono formare delle “processioni” lunghe anche diversi metri!

Proprio perché di solito sono le larve le più conosciute, non tutti sanno che la processionaria nella sua forma adulta diventa una farfalla. Il ciclo di vita di questo insetto segue infatti l’evolversi delle stagioni. Alla fine dell’estate le farfalle volano sui rami di pino (se si tratta di processionaria del pino) e depongono le uova, da cui nasceranno le larve che cresceranno nutrendosi degli aghi dell’albero.

Dopo aver trascorso l’inverno al riparo nei nidi, con l’arrivo delle prime giornate di primavera le larve lasciano il nido e si spostano al suolo in processione cercando il luogo giusto dove rifugiarsi sotto terra in forma di crisalide. Tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno si trasformeranno in farfalle che daranno inizio a un nuovo ciclo.

larve di processionaria

La diffusione della processionaria

La processionaria è un insetto che ama particolarmente il caldo, per questo motivo, con il recente aumento delle temperature a causa del cambiamento climatico, la sua diffusione è aumentata. Nell’arco alpino oggi è facile incontrarla anche a quote alte, dove fino a poco tempo fa non era solita arrivare (fino ai 1400 metri di altitudine, in caso di pendii esposti a sud anche più in alto), e ogni anno la sua presenza aumenta in modo impressionante.

Si trova principalmente nei boschi di pino, di cui si nutre in modo vorace, spesso creando un danno notevole alle piante. Non è raro infatti trovare più di un nido su un stesso albero.

pino

Come riconoscere i nidi di processionaria

Se camminate in un bosco di pini (clicca qui per imparare a riconoscere un pino da un abete), alzate lo sguardo e cercate i nidi sui rami. Si riconoscono abbastanza bene, perché essendo bianchi sono molto visibili, assomigliano infatti a un fitto groviglio di ragnatele. Come dicevamo, nelle zone più calde e esposte al sole, si possono trovare anche 4 o 5 nidi sullo stesso albero.

nido di processionaria

come riconoscere un nido

Quando fare attenzione alla processionaria

Si deve prestare attenzione alla processionaria nel periodo in cui le larve lasciano il nido e si spostano a terra. Di solito questo avviene all’inizio della primavera, quando le temperature iniziano a essere più piacevoli, normalmente tra marzo e aprile. Il periodo preciso può variare da zona a zona a seconda dell’altitudine, ma anche di anno in anno al variare delle temperature stagionali.

larve di processionaria

Perché è un pericolo per l’uomo

Ma insomma, perché bisogna stare attenti alla processionaria? Perché la sua rapida diffusione, oltre a essere un problema non da poco per la gestione e la salvaguardia dei boschi, è un pericolo anche per l’uomo. Sì perché le larve di processionaria hanno dei peli molto urticanti, che a seguito di un contatto, possono provocare gravi irritazioni alla pelle e anche forti reazioni allergiche.

Grazie alla loro forma “uncinata”, i peli di processionaria si attaccato ai tessuti provocando una reazione da parte dell’organismo, che può essere più o meno forte a seconda della persona e della zona interessata. I peli possono essere anche trasportati dal vento, e se vengono ingeriti possono provocare gravi reazioni infiammatorie.

Una volta trasformate in farfalla sono innocue, per questo bisogna stare attenti solo nel periodo primaverile quando c’è un’alta probabilità di incontrare le larve durante una passeggiata.

processionaria peli urticanti

Cosa fare in caso di contatto e irritazione

Nello sfortunato caso in cui vi dovesse capitare di venire a contatto con la processionaria, siate prudenti e non sottovalutate la situazione. Anche se l’irritazione sulla pelle non vi sembra così grave, è sempre meglio farsi controllare da un medico.

In caso di contatto con gli occhi, o all’interno del naso e della bocca, la reazione infiammatoria può essere molto forte quindi è bene farsi subito vedere dal medico o in pronto soccorso.

In alcuni casi, soprattutto per chi soffre normalmente di allergie, il contatto coi peli di processionaria può provocare una forte reazione allergica, per cui è consigliato andare subito in pronto soccorso.

processionaria

Un pericolo anche per i cani

Per i cani il pericolo può essere ancora più concreto, perché i peli hanno appunto un effetto più grave se vengono a contatto con le mucose (per esempio occhi, naso, lingua) o se, peggio ancora, vengono ingeriti. Il rischio che un cane curioso “metta il muso” su una processionaria è molto alto, per questo si deve prestare estrema attenzione.

Se vi accorgete del contatto diretto, o nel caso di un’infiammazione o ingrossamento della lingua del cane, sciacquategli subito il muso (meglio usando dei guanti) e poi andate di corsa dal veterinario per evitare che l’infiammazione si aggravi.

Insomma, per le passeggiate di primavera con il vostro amico a quattro zampe evitate le pinete e scegliete percorsi dove non ci sia il rischio di incontrare la processionaria.

Redazione

Creiamo progetti per il web, elaboriamo idee e strategie per il web marketing, esploriamo i social media e sviluppiamo contenuti. La Val di Non l'abbiamo conosciuta, studiata, amata. Ve la raccontiamo in un modo tutto nuovo. Per sapere cosa possiamo fare per la tua azienda Clicca qui

Potrebbero interessarti anche...