Dove puoi vedere lo spettacolo dei rododendri in fiore in Val di Non

rododendri in fiore in val di bresimo
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Un tappeto colorato di un bel rosa-fucsia acceso, quando i rododendri fioriscono lo spettacolo è davvero incredibile! In Val di Non ci sono alcuni posti speciali dove i rododendri in fiore sono una meraviglia, guarda qui.

Quando fioriscono i rododendri in montagna

Il rododendro delle Alpi chiamato anche Rosa delle Alpi – nome scientifico: Rhododendron ferrugineum – è un arbusto sempreverde che cresce in tutto l’arco alpino segnando il confine tra bosco e radure. Si trova infatti sia nel sottobosco, che sui versanti montani oltre il limite del bosco, anche sopra i 2000 metri di altitudine.

rododendri in fiore in val di non
Foto di Michele Rossetto

Nel periodo della fioritura, di solito verso la fine di giugno, si copre di tantissimi fiori di un bel colore fucsia acceso. I fiori, a forma di campanula, possono crescere in gruppi formati da tanti fiori attaccati l’uno all’altro, addirittura fino a 20!

Dove vedere i rododendri in fiore in Val di Non

Salendo in quota, verso la linea di confine del bosco, si trovano rododendri un po’ su tutte le montagne della Val di Non: nelle Maddalene, sul Monte Peller, nelle Dolomiti di Brenta, sul Monte Roen.

Ma ci sono alcuni posti speciali dove gli arbusti di rododendro crescono fitti uno vicino all’altro, formando i cosiddetti “rodoreti”, e quando fioriscono creano un vero e proprio tappeto colorato.

rododendri in fiore in val di non
Foto di Patrizia Atzei

Rododendri in fiore in Val di Bresimo

La Val di Bresimo è una valle a ovest della catena delle Maddalene, che si imbocca dopo il paese di Livo nella parte a nord della Val di Non. Passato il centro di Bresimo, si continua a salire finché la strada lo permette, e si arriva su in cima alla valle, alla malga Bordolona.

Da qui si può salire alla Bordolona Alta, dove nei dintorni della malga troverete tantissimi rododendri fioriti!

Oppure si prosegue ancora in macchina fino a malga Preghena, da qui si segue a piedi il percorso che porta fino alla Preghena Alta. E di nuovo, troverete lo spettacolo! Attorno alla malga un tappeto di rododendri in fiore, una meraviglia da guardare e fotografare.

Il periodo di fioritura di solito è intorno alla fine di giugno.

Malga Bordolona Alta

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Foto di Michele Rossetto

Malga Preghena Alta

rododendri in fiore malga preghena alta
Foto di Luigi Cristoforetti

Rododendri in fiore sul Monte Luco

Il Monte Luco è la cima che chiude la catena delle Maddalene verso est, tra Val di Non e Val d’Ultimo. L’itinerario che sale verso la cima del Luco è un classico tra le escursione estive, il sentiero si imbocca dal Passo delle Palade.

Salendo di quota si trovano tantissimi fiori di montagna, genziane, anemoni, piccoli fiori incastrati tra le rocce, e anche dei bellissimi rododendri. Arbusti fioriti che come morbidi cuscini colorano i prati sul versante della montagna.

All’alba, illuminati dai primi raggi del sole, sono un incanto. Il periodo di fioritura di solito è intorno alla fine di giugno.

Conosci altri posti dove la fioritura dei rododendri è spettacolare? SCRIVICELO NEI COMMENTI!

Monte Luco

rododendri in fiore monte luco
Foto di Vincenzo Callovini

Cosa bisogna sapere sul rododendro

La prima cosa da sapere è che il rododendro è un fiore protetto, non va toccato, strappato, calpestato o raccolto!

Ci sono due specie selvatiche di rododendro, che sono state individuate sulle montagne delle Alpi. Sono il Rhododendron ferrugineum e del Rhododendron hirsutum, il Rhododendron hisutum è detto anche rosa alpina e è classificato anche come specie coltivata.

Il miele di rododendro è molto buono e non è molto conosciuto. La sua produzione non è così abbondante per via delle condizioni meteo molto variabili in alta quota dove il rododendro fiorisce.

Monte Luco

rododendri in fiore monte luco
Foto di Elisa Battocletti

Credit: per l’immagine di copertina Michele Rossetto, per la prima e terza immagine nel testo Michele Rossetto, per la seconda foto Patrizia Atzei, per la quarta foto Luigi Cristoforetti, per la quinta foto del testo Vincenzo Callovini, per l’ultima foto Elisa Battocletti.

Redazione

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